Approfondimenti
I Diritti Naturali dell’Infanzia
20
Nov
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I bambini guidano il nostro progetto, sono loro la benzina di FreeNappy. Pensare al loro benessere e alla loro felicità ci spinge a fare il nostro lavoro sempre meglio… allora approfittiamo della giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza per farti conoscere, nel caso non l’abbia ancora mai incontrato nel tuo percorso, il manifesto dei diritti naturali dei bimbi e delle bimbe.
E’ stato scritto dal maestro Gianfranco Zavalloni dopo essersi “accorto che quasi tutti i bimbi e le bimbe d’Europa o delle famiglie ricche del Sud del Mondo hanno riconosciuti i diritti stabiliti dalla Carta Internazionale dei diritti dell’Infanzia (istruzione, salute, gioco…). Ma agli stessi sono pressoché negati […] i “diritti naturali”.
Facciamo un gioco?
Torna per qualche minuto a quand’eri piccol*, a quando giocavi, ti divertivi, eri felice e i pensieri adulti non ti appartenevano…mantieni questi ricordi e prova a rispondere a queste domande:
Cosa ti piaceva fare?
Avevi dei giochi preferiti?
Dove giocavi?
E ora, tieni a mente le tue risposte…hai pensato a cose che i nostri bambini possono ancora fare?
Azzardiamo la risposta: NO! O almeno non tutte, perché negli ultimi anni ci si è impegnati sempre di più a regolamentare i giochi e gli spazi e riempire la loro vita di attività pensate e studiate per loro…ma loro? Quando possono veramente scegliere cosa fare?
Abituati a questi ritmi gli risulta complicato gestire in autonomia il tempo a disposizione, tanto da sentirli ripetere “Mamma, papà, che faccio? Mi sto annoiando!”
Il maestro Zavalloni è partito di qui e ha redatto quelli che secondo lui (ma anche secondo noi!) sono i diritti naturali, basilari e fondamentali per la sana crescita dei bambini.
In quest’ottica cambia il ruolo del genitore/educatore che si apre all’imprevisto e lascia spazio (fin dai primi mesi) ai bambini di creare giochi, regole e di risolvere in autonomia i propri conflitti. Un adulto che offre occasioni, anche di rischio, che non teme i vestiti sporchi, ma che accoglie la libertà di esplorazione come elemento essenziale di una crescita sana e curiosa basata su sensorialità, manualità e bellezza della natura come fonte d’insegnamento e d’ispirazione.
Noi crediamo a questa rivoluzione naturale, e tu? Ci aiuti a diffondere il manifesto?
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