L’esposizione al sole è uno dei momenti tanto attesi quando arriva la bella stagione.
Estate, è sinonimo di mare e tintarella impeccabile, ma anche e soprattutto di accortezza per il benessere della pelle.
Ogni tipo di pelle ha bisogno di protezione, ma come facciamo ad essere sicuri che per noi e i nostri bambini stiamo prendendo solo il meglio del sole?
Uso di creme solari, quando, come e perché, lo abbiamo chiesto alla dermatologa dott.ssa Ina De Marco, per un’abbronzatura responsabile.
- Che tipo di benessere il sole apporta alla pelle di grandi e piccini e come andrebbe “dosato”?
Il sole può apportare innumerevoli preziosi benefici, ce n’è per tutte le età!
Innanzitutto la vitamina D aiuta a stimolare le difese immunitarie e un’esposizione responsabile sarebbe un’ottima strategia per rafforzarsi.
Un fattore benefico molto importante in ambito dermatologico è l’utilizzo del sole come elioterapia perché i raggi UV aiutano a migliorare dermatite atopica, psoriasi e
dermatite seborroica.
Il sole, inoltre, grazie al suo calore contribuisce ad alleviare le problematiche artritiche e aumenta la produzione di serotonina che aiuta a migliorare l’umore e
il ritmo veglia sonno.
Il massimo beneficio dell’esposizione al sole è frutto di “piccole dosi”. Non va bene esporsi troppe ore.
E’ fondamentale evitare la fascia oraria 12:00/16:00.
- Ricoprire il corpo “effetto fantasmino” e ripetere a breve distanza di tempo l’applicazione delle creme solari è efficace o presenta controindicazioni?
La modalità migliore per proteggersi dall’esposizione al sole è applicare la crema “effetto fantasmino” ogni due ore.
Spesso erroneamente la crema si applica una sola volta al giorno e neanche nella giusta quantità, infatti una crema solare dura anche un paio di anni. Niente di più sbagliato!
In una settimana, il flaconcino dovrebbe essere completamente consumato: la protezione soprattutto nelle ore di punta dovrebbe essere di 2gr solo per il viso e quindi
per il corpo bisogna considerare una quantità ottimale di 35 gr.
Quasi tutti sbagliano l’applicazione della crema solare.
Non ci sono controindicazioni “all’effetto fantasmino”, ma se si va al mare la mattina molto presto o nel tardo pomeriggio, si può applicare la protezione solare dopo 10 – 15 minuti
così si aiuta la produzione della vitamina D.
- Quali tipi di creme solari, ad alta o bassa protezione che siano, bisogna prediligere?
Sicuramente quelle con filtro fisico come il biossido di titanio e l’ossido di zinco che assicurano alta protezione. Sono creme più pastose per caratteristica, ma hanno un’ efficacia
ineguagliabile.
La protezione deve essere alta con un SPF di 50 e deve avere una protezione dagli UVA che sia almeno di 3+.
Ci sono poi delle condizioni, come in caso di acne o vitiligine dove il fattore di protezione può essere abbassato a 30.
I dermatologi non consigliano, assolutamente, protezioni più basse, ma un’abbronzatura responsabile.
- Qualcuno ritiene che sia possibile esporsi al sole, in alcune ore della giornata, anche senza protezione solare. Cosa ne pensa a riguardo?
La giusta esposizione al sole dipende dall’orario, ovviamente, come precedentemente accennato.
Bisogna verificare l’indice UV, che oggi anche i telefonini riportano ed è quindi semplice valutarlo in tempo reale.
Solitamente la mattina dalle 7:00 alle 9:00 e la sera dalle 18:00 alle 20:00 l’indice UV è basso ed è quindi possibile esporsi evitando di applicare creme solari.
Anche ricorrere ad indumenti di protezione, oltre che a filtri protettivi, è un’ ottima alternativa.
Il sole è un prezioso alleato se lo si accoglie con criterio.
Ricorda che un’abbronzatura responsabile è pieno benessere!